In caso di furto, l’impresa e il condominio possono essere ritenuti responsabili se l’evento è stato agevolato dalla mancanza di illuminazione notturna dell’impalcatura e dalla mancata rimozione delle scale di collegamento tra i piani, secondo una sentenza del Tribunale di Catanzaro del 12 febbraio 2023.
Il fatto
Nel caso di specie due coniugi avevano fatto causa al condominio e all’impresa appaltatrice per il furto subito nel loro appartamento durante i lavori di manutenzione alle facciate, sostenendo che l’amministratore di condominio era firmatario del contratto con l’appaltatrice e che i ponteggi erano stati posizionati senza misure di sicurezza.
I ladri erano entrati nell’appartamento dei coniugi dal balcone, lasciando segni di forzatura, e avevano rubato contanti e oggetti d’oro. La coppia ha chiesto la condanna in solido delle due parti per il risarcimento dei danni.
La sentenza
Il giudice, rifacendosi a Cass. n. 41542/2021, stabilisce appunto che il condominio e l’impresa sono responsabili in caso di furto facilitato dall’uso di impalcature montate lungo il perimetro dell’edificio (ex art 2043 e 2051 c.c.) se non hanno adottato misure per evitare tali eventi.
L’impresa è infatti tenuta a garantire per esempio l’illuminazione notturan e la rimozione delle scale che collegano i piani del condominio, mentre il condominio ha doveri di vigilanza sull’impresa affinché siano adottate le misure previste dal contratto e deve quindi accertarsi che le stesse misure siano efficaci.
La responsabilità civile ricade di conseguenza congiuntamente su condominio e impresa se non hanno adottato le cautele necessarie e per mancata vigilanza.
Il danneggiato ha fornito prova che i lardi sono stati avvantaggiati proprio dalle impalcature e dalla mancata adozione di adeguate cautele. Da parte loro i coniugi avevano il balcone chiuso e di conseguenza viene dal giudice esclusa la loro corresponsabilità.